In seguito alle sue conclusioni provvisorie di marzo 2018, il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) del Consiglio d’Europa ha condotto una nuova analisi della legislazione in materia di istituzione giudiziaria adottata in Polonia nel periodo 2017-2018 e, in particolar modo, delle nuove modifiche apportate ad aprile e maggio 2018 alle norme riguardanti il Consiglio nazionale della magistratura, la Corte suprema e i tribunali ordinari.
Il GRECO constata con preoccupazione che la Polonia non rispetta più le norme anticorruzione relative all’indipendenza del sistema giudiziario.
Nel suo rapporto, il GRECO critica in particolar modo il fatto che un elevato numero di giudici della Corte suprema saranno presto costretti a un prepensionamento e che la legislazione autorizza una procedura discrezionale che consente al presidente della Repubblica di rinominare de facto e in modo selettivo alcuni giudici nelle loro funzioni.
Il GRECO critica inoltre l’eccessiva influenza politica sulle nomine dei membri del Consiglio nazionale della magistratura, organismo il cui scopo è tutelare l’indipendenza del sistema giudiziario e i cui membri saranno ora nominati attraverso un processo politico in parlamento anziché essere eletti dai loro pari, come richiesto dalle norme europee.