Il Gruppo di esperti del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) ha esortato le autorità polacche a intraprendere ulteriori azioni contro la tratta di esseri umani, in particolare prevenendo e combattendo efficacemente la tratta per scopi di sfruttamento lavorativo e migliorando la risposta della giustizia penale.
Secondo il terzo rapporto del GRETA sulla Polonia, sono stati compiuti dei progressi in alcune aree, tra cui le modifiche legislative e l'aumento dei fondi per l'assistenza alle vittime. Tuttavia, permangono una serie di sfide.
Data la complessità dei procedimenti nei casi di tratta, un'assistenza legale efficace e gratuita è fondamentale per consentire alle vittime di ottenere giustizia e far valere i propri diritti, si legge nel rapporto. Il GRETA esorta le autorità polacche a garantire che alle vittime di tratta venga assegnato un avvocato che le rappresenti nei procedimenti giudiziari e amministrativi, anche per richiedere un risarcimento.
Il rapporto rileva che le vittime della tratta di esseri umani sono spesso trattate come testimoni di reato e non come parti lese che hanno diritto a un risarcimento. Inoltre, il numero di risarcimenti concessi è molto basso. Il GRETA invita pertanto le autorità a garantire che le vittime di tratta possano effettivamente ricevere un risarcimento dagli autori del reato, oltre ad avere accesso al risarcimento statale.
Inoltre, sebbene siano state sviluppate delle linee guida sui casi di tratta di esseri umani per i funzionari delle forze dell'ordine, per i pubblici ministeri e per i giudici, il numero di condanne per tratta di esseri umani, soprattutto per quanto riguarda lo sfruttamento lavorativo, è basso. Secondo il GRETA, sono richieste misure urgenti per garantire che i reati di tratta di esseri umani siano indagati in modo proattivo e tempestivo e portino a sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive.
Il rapporto esamina anche i progressi compiuti nell'attuazione delle precedenti raccomandazioni del GRETA su determinati argomenti. Il rapporto, che valuta per la terza volta l'attuazione da parte della Polonia della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani, è stato pubblicato insieme alla risposta delle autorità polacche.