Indietro Serbia: continuano i maltrattamenti da parte della polizia e manca l’azione concreta delle autorità, afferma il Comitato anti-tortura

Serbia: continuano i maltrattamenti da parte della polizia e manca l’azione concreta delle autorità, afferma il Comitato anti-tortura

Il Comitato per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) ha pubblicato il rapporto sulla sua visita ad hoc in Serbia condotta a marzo 2023, insieme alla risposta delle autorità serbe. La visita si è incentrata sul trattamento delle persone private della libertà dalla polizia e sull’efficacia delle indagini relative alle accuse di maltrattamento da parte della polizia. Sono stati inoltre esaminati le condizioni di detenzione e il trattamento dei detenuti in custodia preventiva e dei minori autori di reato nell’unità di intervento intensivo dell’Istituto educativo e correzionale (VPD) di Kruševac.

The CPT report concludes that persons deprived of their liberty by the police continue to run the risk of ill-treatment which is some instances might amount to torture. Numerous allegations of physical ill-treatment of criminal suspects by police officers were received primarily in the Belgrade area. The allegations consisted of punches, slaps, kicks and blows with truncheons as well as practices such as placing a plastic bag over the head of criminal suspects and administering electric shocks from a hand-held device at the time of the arrest or at a police station. The Committee calls upon the Serbian authorities to adopt and implement a coherent strategy to eradicate police ill-treatment which should include a message of zero-tolerance from the highest political level, mandatory training of police inspectors on investigative interviewing skills and the strengthening of legal safeguards for criminal suspects. The CPT notably calls on the Serbian authorities to ensure the effective application of the right of access to a lawyer, there is also a need to introduce systemic audio-video recording of all police interviews.Il rapporto del CPT conclude che le persone private della libertà dalla polizia continuano a correre il rischio di maltrattamenti, che in alcuni casi potrebbero costituire tortura. Numerose accuse di maltrattamento fisico inflitto a sospetti criminali da parte dei funzionari di polizia sono state raccolte principalmente nell’area di Belgrado. Le accuse riportavano pugni, schiaffi, calci e colpi di manganello, nonché pratiche come il posizionamento di una busta di plastica sulla testa dei sospettati e la somministrazione di scariche elettriche con un dispositivo palmare al momento dell’arresto o nella stazione di polizia. Il Comitato chiede alle autorità serbe di adottare e attuare una strategia coerente per eliminare i maltrattamenti da parte della polizia, che includa un messaggio di tolleranza zero dal più alto livello politico, la formazione obbligatoria per gli ispettori di polizia sulle tecniche di interrogatorio nel quadro delle indagini e il rafforzamento delle garanzie giuridiche per le persone sospettate di reati penali. Il CPT ha chiesto in particolar modo alle autorità serbe di assicurare l’effettiva applicazione del diritto di accedere a un avvocato. È inoltre necessario introdurre la registrazione audio-video sistematica di tutti gli interrogatori di polizia.

Nella loro risposta, le autorità serbe forniscono informazioni sulle misure prese per attuare le raccomandazioni del CPT.


 Comunicato stampa
Serbia: continuano i maltrattamenti da parte della polizia e manca l'azione concreta delle autorità, afferma il Comitato anri-tortura


 Il CPT e la Serbia

Comitato per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) Strasburgo 25 gennaio 2024
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