La scorsa settimana, la Direzione europea della qualità dei medicinali EDQM (Consiglio d'Europa) ha partecipato al Summit sul traffico di organi e il turismo dei trapianti organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze della Santa Sede per sensibilizzare sul traffico di organi e la tratta di esseri umani ai fini dell’asportazione di organi. In questa occasione, l’EDQM ha contribuito all’elaborazione di una dichiarazione, firmata dall’insieme dei partecipanti del vertice, in cui viene confermato l’impegno a promuovere la donazione etica degli organi.
La Dichiarazione contro il traffico di organi e il turismo dei trapianti formula una serie di raccomandazioni destinate a governi, magistrature e leader religiosi, nonché a organizzazioni sanitarie e al grande pubblico per combattere, in tutto il mondo, il traffico di organi e le pratiche illegali ad esso associate. Il testo pone particolare enfasi sull'importanza di strumenti giuridici nella lotta contro il traffico di organi e invita i governi di tutto il mondo a stabilire e attuare quadri normativi, come quello previsto dalla Convenzione contro il traffico di organi umani del Consiglio d’Europa.
In risposta alle raccomandazioni elencate in questa dichiarazione, il Direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Margaret Chan, ha inviato un messaggio per sottolineare l'importanza, per tutti i governi, di aderire alla Convenzione del Consiglio d'Europa contro il traffico di organi umani per prevenire "l’affronto alla dignità umana che si verifica quando persone disperate vendono parti del loro corpo e quando altre, altrettanto disperate, le acquistano”.
Derivante dalle attività transnazionali di gruppi criminali organizzati che si approfittano della situazione spesso vulnerabile dei donatori e dei riceventi, il traffico di organi umani e la tratta di esseri umani ai fini del prelievo di organi sono un flagello mondiale. In effetti questi reati non si limitano ai confini nazionali, poiché i gruppi spesso agiscono in aree in cui la normativa contro la vendita o l'acquisto di organi umani è inadeguata o mal applicata. La Convenzione del Consiglio d'Europa contro il traffico di organi umani, testo di portata internazionale, mira a definire un approccio comune e globale al problema; questa è la ragione per cui è aperta alla firma di tutti i paesi del mondo.
Il traffico di organi è una diretta conseguenza della scarsità di organi a livello internazionale. Pertanto, sin dal 1987, l’attività del Consiglio d'Europa nel campo di sostanze di origine umana mira a stabilire norme etiche, di sicurezza e di qualità per la donazione e il trapianto di organi, nonché a promuovere la non commercializzazione della donazione di organi e la lotta contro il traffico di organi.
Il Summit sul traffico di organi e il turismo dei trapianti è un passo importante. L’evento ha riunito oltre 70 firmatari provenienti da tutto il mondo, che sono riusciti a raggiungere un accordo ed enunciare delle raccomandazioni che influenzeranno e guideranno molte nazioni nella lotta contro il traffico di organi.