Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) ha accolto con favore le tendenze positive nel trattamento dei detenuti in Germania, ma ha sottolineato una serie di gravi preoccupazioni.
La delegazione, che ha visitato stazioni di polizia, carceri e cliniche psichiatriche in tutta la Germania, non ha ricevuto accuse di maltrattamenti fisici deliberati o violenze tra i detenuti e ha elogiato le strutture materiali e sanitarie.
La delegazione ha espresso gravi preoccupazioni rispetto alla mancanza di psichiatri per i detenuti con gravi disturbi mentali e ha raccomandato un esame delle disposizioni in determinate carceri. Ha inoltre confermato nuovamente le riserve riguardanti l’utilizzo di mezzi di contenzione meccanica durante il fermo di polizia e la continua pratica di interrogare i minorenni senza la presenza di un avvocato o di una persona di fiducia.
Non vi sono state accuse di maltrattamento nelle cliniche psichiatriche e il personale sanitario è risultato adeguato. Tuttavia, il CPT ha proposto miglioramenti ai piani terapeutici e alle procedure per il trattamento antiandrogeno (castrazione chimica) per i responsabili di reati sessuali e ha criticato il ricorso all’isolamento.
Il rapporto e il riepilogo possono già essere consultati, insieme a una risposta da parte delle autorità tedesche. La versione tedesca è disponibile qui: rapporto, riepilogo e risposta.