Il Presidente islandese, Guðni Th. Jóhannesson, ha elogiato l’Assemblea parlamentare per la sua rapida risposta all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. “Dobbiamo continuare a condannare questa violazione del diritto e delle norme internazionali. Pertanto, speriamo che il Vertice di Reykjavík il mese prossimo produca risultati chiari: un rinnovato impegno ai nostri valori democratici comuni, un forte sostegno all’Ucraina e mezzi solidi per garantire la responsabilità dei crimini commessi in questa guerra orrenda”, ha dichiarato.
Rivolgendosi all’Assemblea parlamentare nell’ambito della Presidenza islandese del Comitato dei Ministri, il Presidente ha sottolineato i pericoli del nazionalismo nel contesto dell’aggressione russa conto l’Ucraina.
“Il nazionalismo non è vicino alla fine, ma deve essere una forza positiva. Il patriottismo positivo può e deve promuovere la solidarietà e il sostegno reciproco nelle nostre società. Dovrebbe rafforzare l’amore e la cura per la natura e l’ambiente. Dovrebbe collegare il nostro passato, presente e futuro. Dovrebbe mantenere e rafforzare le nostre diverse lingue, culture e abitudini.
Il Presidente ha anche sollevato la questione dell’uguaglianza di genere, che è in cima all’agenda di questa visita a Strasburgo. “È passato più di un decennio da quando il Comitato dei Ministri ha adottato la Convenzione di Istanbul per mettere fine alla violenza contro le donne. Tuttavia, è triste constatare un aumento di obiezioni errate nei confronti di una Convenzione per porre fine alla violenza. Esorto tutti gli Stati membri e non a firmare e ratificare la Convenzione, e ripeto quanto ho appena detto: ci sarà sempre del lavoro da fare”.
“Tra sole tre settimane, i capi di Stato e di governo europei si riuniranno in Islanda in occasione del 4° Vertice del Consiglio dalla sua istituzione. Speriamo sia un incontro proficuo e a beneficio dei popoli europei. Quello che so per certo è la verità consolidata che il Consiglio d’Europa, pur non essendo il centro del potere nel continente, può e deve rimanerne la coscienza”, ha concluso