In un nuovo rapporto pubblicato oggi, il Comitato di Lanzarote del Consiglio d'Europa esamina le strategie utilizzate da 26 Stati europei (*) per proteggere i minori dagli abusi sessuali commessi nel contesto di un rapporto di fiducia (famiglia allargata e persone vicine che esercitano un’influenza sul minore).
Secondo il rapporto, gli Stati Parte della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali (Convenzione di Lanzarote) stanno prendendo misure concrete in questo settore. Una pratica molto promettente è quella di consentire ai minori di partecipare attivamente allo sviluppo e all'adozione delle politiche. Le autorità nazionali di quasi tutti gli Stati aderenti collaborano con organizzazioni della società civile e con il settore privato per sensibilizzare, educare e formare le persone che lavorano con minori per prevenire gli abusi sessuali di cui questi possono essere vittime.
Il rapporto evidenzia il ruolo fondamentale svolto dai media nell'informare sugli abusi sessuali nei confronti dei minori, con particolare attenzione al pieno rispetto del diritto alla privacy e dei diritti dei bambini. In Croazia e in Romania, ad esempio, è vietato rivelare l'identità del minore vittima di abusi o qualsiasi altra informazione sulla sua vita privata.
(*) Proprio come il primo rapporto di attuazione, anche questo copre i seguenti 26 Stati Parte, che avevano ratificato la Convenzione di Lanzarote al momento dell’inizio del ciclo di monitoraggio: Albania, Austria, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Grecia, Islanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Repubblica di Moldova, Montenegro, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, San Marino, Serbia, Spagna, "ex Repubblica jugoslava di Macedonia", Turchia e Ucraina.