In un parere che valuta il livello di conformità della Spagna in relazione agli impegni presi nei confronti dei Rom spagnoli ai sensi della Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali, il Comitato consultativo della Convenzione quadro prende atto dei progressi compiuti dal paese nel fornire protezione sociale e nel promuovere la parità per i Rom in ambiti come l’istruzione e gli alloggi. Tuttavia formula ulteriori raccomandazioni per lottare contro la discriminazione e gli stereotipi e per affrontare una serie di lacune (vedere la sintesi del parere e le principali raccomandazioni in spagnolo).
Il parere riconosce che l’impegno della Spagna è rimasto costante nella promozione dell’uguaglianza dei Rom attraverso politiche e programmi specifici, volti a lottare contro la loro emarginazione sociale. Sottolinea inoltre che il livello di integrazione dei Rom spagnoli, così come il clima di tolleranza nella società e nel discorso politico nei confronti di questa comunità, sono complessivamente soddisfacenti. Alcuni progressi significativi sono indubbiamente stati compiuti nel periodo di riferimento in termini di risultati e frequenza scolastica, così come nelle politiche relative all’assistenza sanitaria e alla sistemazione in altri alloggi in diverse regioni della Spagna, e nelle relazioni tra la polizia e la comunità rom. Il Comitato consultativo sottolinea tuttavia che la discriminazione nei confronti dei Rom persiste a livello locale e regionale in alcuni ambiti come l’istruzione, gli affitti e il lavoro. Il Comitato sollecita le autorità affinché impongano l’obbligo scolastico fino all’età di 16 anni, e mettano in pratica programmi mirati per estirpare le baraccopoli ancora esistenti in certe Comunità autonome, fornendo ai Rom alloggi dignitosi e adeguati.
Il Comitato sottolinea la mancanza di una legislazione antidiscriminatoria completa e prende atto dell’impegno preso dalle autorità nell’adozione di tale legislazione in un futuro prossimo. Pur constatando che l’antiziganismo è in gran parte considerato come una forma specifica di razzismo da parte delle autorità spagnole e della società civile, e compiacendosi del fatto che sia stato recentemente riconosciuto come pregiudizio discriminatorio nella raccolta dati della polizia, il Comitato consultivo esorta le autorità a modificare l’articolo 22.4 del Codice penale per fare dell’antiziganismo una circostanza aggravante.
Il parere è stato pubblicato con i commenti del governo spagnolo.