I giovani sono una risorsa essenziale per costruire un’Europa sociale e giusta. Fornire loro un sostegno strutturato è un importante investimento che l’Europa deve fare per il suo presente e per il suo futuro.
Questa è l’idea sottostante alla nuova Raccomandazione degli Stati membri del Consiglio d’Europa sul lavoro giovanile, che è stata adottata dal Comitato dei Ministri il 31 maggio 2017.
“La sostenibilità dell’identità europea e i valori fondamentali del Consiglio d’Europa – diritti umani, Stato di diritto e democrazia – si fondano sulla creatività, le competenze, l’impegno sociale e il contributo dei giovani, e la loro fiducia nel futuro”, ha dichiarato il Comitato dei Ministri.
La complessità e le difficoltà della transizione dall’infanzia all’età adulta e all’autonomia, nonché il declino delle opportunità per i giovani, come risultato di una crescente disoccupazione, povertà, discriminazione ed esclusione sociale, mettono i giovani europei in una difficile situazione. “Le società sono ad alto rischio di compromettere la stabilità e la coesione sociale se permettono alle difficili circostanze attuali di creare una “generazione perduta” di giovani disillusi e disimpegnati”, avverte il Comitato dei Ministri.
Un lavoro di qualità a favore dei giovani è quindi vitale in questo senso poiché sviluppa il pensiero critico, aumenta il senso di appartenenza e rafforza la capacità di resistenza a comportamenti e influenze negative da parte dei giovani.
Tra le raccomandazioni per sviluppare ulteriormente il lavoro nel settore giovanile troviamo: fornire risorse sufficienti a tal fine, in particolare a livello locale; sostenere maggiormente lo scambio di buone pratiche; promuovere un equo accesso al mondo del lavoro da parte dei giovani.
Si raccomanda inoltre di stabilire un quadro di riferimento basato sulle competenze per l’istruzione e la formazione dei lavoratori, retribuiti o volontari, nel settore dei giovani. Tale quadro di riferimento comprenderebbe una serie di competenze e abilità fondamentali che ogni operatore della gioventù dovrebbe possedere, servirebbe da sostegno alla loro formazione e porterebbe a una certificazione e a un riconoscimento adeguato.