L’Europa dovrebbe rispondere al nazionalismo violento “riunendo gli elementi costitutivi della democrazia” per “costruire qualcosa di più forte e più resiliente che mai”, ha dichiarato il Vice Segretario generale Bjørn Berge, durante la terza Conferenza europea annuale sulla democrazia e sui diritti umani a Kristiansand, Norvegia.
Nel suo discorso di apertura, Berge ha dichiarato ai delegati che l’invasione militare dell’Ucraina da parte della Russia è un esempio “estremo e urgente” di nazionalismo violento e aggressivo che mette in discussione il multilateralismo e “il tessuto stesso dell’ordine democratico”.
In risposta, occorre fare tutto il possibile per “difendere e proteggere le democrazie dinamiche e libere in tutta l’Europa”.
Ciò implica intensificare gli sforzi per sostenere alcuni paesi specifici, tornare ai principi democratici fondamentali sanciti nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, come la libertà di espressione o la libertà di assemblea o associazione, e garantire l’indipendenza della giustizia.
Secondo Berge la costruzione di un’Europa più forte è possibile se c’è “unità, volontà e determinazione”.
Fra gli altri relatori principali della Conferenza figurano la leader del movimento democratico bielorusso, Sviatlana Tsikhanouskaya, e il Ministro degli Affari esteri irlandese, Thomas Byrne.
Il testo completo del discorso del Vice Segretario generale è disponibile qui.