La Romania ha fatto ben pochi progressi per l’attuazione di misure atte a prevenire la corruzione di parlamentari, giudici e pubblici ministeri e per affrontare le preoccupazioni sollevate dalla sua controversa riforma del sistema giudiziario, dichiara l’organo anticorruzione del Consiglio d’Europa (GRECO) in due rapporti pubblicati oggi.
Il GRECO invita pertanto le autorità rumene ad agire con determinazione per realizzare quanto prima progressi tangibili. In tale contesto, apprezza il fatto che il 4 giugno il Primo ministro rumeno abbia annunciato l’intenzione di rinunciare alla contestata riforma del sistema giudiziario.
In un rapporto di conformità che valuta i progressi compiuti nell’attuazione delle misure raccomandate nel 2015 per prevenire la corruzione nei confronti di parlamentari, giudici e pubblici ministeri, il GRECO conclude che la Romania si è pienamente conformata solo a quattro delle tredici raccomandazioni, e ha attuato in parte solo tre delle sei raccomandazioni (vedi la versione in lingua rumena del rapporto di conformità).
In un rapporto di follow-up, che valuta il rispetto delle raccomandazioni formulate in un rapporto ad hoc sulla riforma del sistema giudiziario, preparato nell’ambito della sua procedura di valutazione urgente nel 2018, il GRECO constata che le autorità rumene hanno dato attuazione unicamente a una delle cinque raccomandazioni formulate (vedi la versione in lingua rumena del rapporto di follow-up).