Indietro Romania: le riforme proposte potrebbero compromettere l’indipendenza dei giudici e dei pubblici ministeri, secondo il parere della Commissione di Venezia

Romania: le riforme proposte potrebbero compromettere l’indipendenza dei giudici e dei pubblici ministeri, secondo il parere della Commissione di Venezia

In un parere preliminare pubblicato oggi e richiesto lo scorso maggio dal Presidente rumeno Klaus Iohannis, la Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa ha formulato le sue osservazioni su tre disegni di legge miranti a modificare il vigente ordinamento giudiziario:

  • La proposta di legge recante modifica alla Legge n. 303/2004 sullo statuto dei giudici e dei pubblici ministeri,

  • La proposta di legge recante modifica alla Legge n. 304/2004 sull’organizzazione giudiziaria,

  • La proposta di legge recante modifica alla Legge n. 317/2004 sul Consiglio superiore della Magistratura.

Secondo le autorità rumene, tali disegni di legge mirano ad aumentare l’efficienza e la responsabilità del sistema giudiziario e a rafforzare l’indipendenza dei giudici, separando la carriera dei giudici da quella dei pubblici ministeri.

Tuttavia, a seguito di una visita effettuata a Bucarest il mese scorso da una delegazione della Commissione di Venezia - che ha incontrato il Presidente rumeno, funzionari governativi, membri di diversi partiti rappresentati nel Parlamento rumeno, associazioni di categoria dei giudici e rappresentanti della società civile- gli esperti giuridici affermano che “l’effetto cumulativo” dei progetti di legge “potrebbe minare” l’indipendenza dei giudici e dei pubblici ministeri rumeni e la fiducia del pubblico nella magistratura.

Il parere preliminare prende atto dell’attuale “clima politico teso, fortemente influenzato dai risultati degli sforzi compiuti dal paese per combattere la corruzione”. La Commissione di Venezia rileva pressioni e intimidazioni nei confronti di giudici e pubblici ministeri, compreso da parte di politici di alto livello e attraverso campagne mediatiche. L’organismo di esperti giuridici del Consiglio d’Europa riconosce inoltre presunti casi di abuso di potere da parte di magistrati rumeni, in particolare pubblici ministeri, che fanno sorgere dubbi sui metodi utilizzati per combattere la corruzione e preoccupazioni circa i legami tra le istituzioni giudiziarie e i servizi di intelligence.

Consultare il comunicato stampa completo: Romania: le riforme proposte potrebbero compromettere l’indipendenza dei giudici e dei pubblici ministeri, secondo il parere della Commissione di Venezia

Commissione di Venezia Strasburgo 13 luglio 2018
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