L'APCE ha fermamente condannato la tentata annessione da parte della Russia delle regioni ucraine, descrivendo i cosiddetti referendum in tali regioni come “un affronto al diritto internazionale” e “nulli e invalidi, privi di alcun effetto giuridico e politico”. L’Assemblea stava discutendo un rapporto preparato da Emanuelis Zingeris (Lithuania, PPE/CD) sull’ulteriore escalation dell'aggressione russa contro l’Ucraina, dopo l'intervento in videocollegamento del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
In una risoluzione, adottata all'unanimità, i parlamentari hanno invitato a creare un “sistema globale”, che consenta di chiamare la Federazione russa e i suoi dirigenti a rispondere dell’aggressione e delle violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario, in particolare accelerando l’istituzione di un tribunale speciale ad hoc incaricato di perseguire il crimine di aggressione commesso contro l’Ucraina.
L’Assemblea ha inoltre invitato gli Stati membri del Consiglio d’Europa a dichiarare l’attuale regime russo come “regime terrorista”. Ha dichiarato che la guerra di aggressione scatenata da un membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite “rappresenta una sfida alla governance globale” e ha constatato un crescente sostegno al piano di riforma del Consiglio di Sicurezza. Le crescenti minacce di guerra nucleare da parte della Russia sono incompatibili con le responsabilità di una potenza nucleare che occupa un seggio permanente nel Consiglio, hanno affermato i parlamentari, oltre ad essere “vergognose e sconsiderate”. L’Assemblea ha aggiunto che questi temi dovrebbero figurare in primo piano nell’agenda del futuro quarto Vertice del Consiglio d’Europa.