L'ottavo premio Václav Havel per i diritti umani, che onora l'eccezionale azione della società civile in difesa dei diritti umani, è stato assegnato all'attivista saudita per i diritti delle donne Loujain Alhathloul.
Il premio di 60.000 euro è stato consegnato durante una cerimonia speciale nel giorno di apertura della sessione plenaria di primavera dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (APCE), che si svolge in un formato ibrido a Strasburgo.
Loujain Alhathloul è una delle leader del movimento femminista saudita, avendo condotto una campagna per porre fine al sistema di tutela maschile, così come al divieto per le donne di guidare, e per una maggiore protezione delle donne che subiscono abusi nel Regno. Ha trascorso 1001 giorni in prigione per la sua presa di posizione, ed è stata rilasciata solo nel febbraio 2020, anche se rimane soggetta agli arresti domiciliari e ad altre restrizioni nel suo paese.
Accettando il premio a suo nome, in un discorso virtuale, la sorella di Loujain, Lina Alhathloul, ha ringraziato la giuria: "Il sostegno internazionale è l'unico modo che abbiamo per denunciare le ingiustizie nel mio paese e proteggere le vittime. Grazie per averci dato la forza di continuare la nostra lotta".
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Maggiori informazioni sui tre candidati selezionati (video delle interviste)