“Auspichiamo tutti la pace in Ucraina. Ma tale pace deve essere sostenibile. Per essere sostenibile deve essere giusta. E per essere giusta deve fondarsi sulla responsabilità”, ha dichiarato la Segretaria generale Marija Pejčinović Burić all’apertura della Conferenza informale dei ministri della Giustizia organizzata nel quadro della Presidenza lettone del Comitato dei Ministri.
L'evento, intitolato “Sulla strada verso la giustizia per l’Ucraina: stabilire la responsabilità, sostenere la resilienza del suo sistema giudiziario e riunire i minori alle loro famiglie”, ha ufficialmente lanciato il Registro dei danni causati dall’aggressione da parte della Federazione russa contro l’Ucraina, stabilito al Vertice di Reykjavik, per registrare le perdite e la distruzione inflitte dalla Russia.
“Il Registro è un primo e necessario passo verso qualsiasi meccanismo di risarcimento futuro. Il Consiglio d’Europa è pronto a contribuire con le sue competenze in qualunque modo utile, anche alla creazione di un tribunale speciale per il reato di aggressione contro l’Ucraina”, ha sottolineato la Segretaria generale.
La conferenza è stata un’occasione per valutare i progressi compiuti nell’indagine sui reati di guerra commessi dalla Russia in Ucraina e l’attuazione del Piano d’azione per l’Ucraina 2023-2026 del Consiglio d’Europa.
“Dobbiamo continuare a lavorare insieme per riunire le famiglie e sostenere i minori ucraini che hanno trovato rifugio in altri paesi europei, al fine di assicurare una giustizia solida e conforme ai diritti umani. Quanto al Registro, occorre un approccio incentrato sulle vittime e basato sulle norme dell’Organizzazione, che copra l’intero spettro dei danni: dalla distruzione della proprietà alla violenza contro le donne e la violenza sessuale legata al conflitto”, ha sottolineato la Segretaria generale nelle sue conclusioni.