“Dobbiamo unirci per colmare le lacune nella legislazione nazionale e nei sistemi internazionali e prevenire il traffico criminale di vite umane. Il Consiglio d’Europa opera in questa direzione da diversi anni”, ha sottolineato la Segretaria generale Marija Pejčinović Burić rivolgendosi alla Conferenza nazionale su un’alleanza globale per contrastare il traffico di migranti tenutasi presso la Commissione europea a Bruxelles.
“Le principali azioni includono il nostro Piano d’azione 2020 sul rafforzamento della cooperazione internazionale e delle strategie investigative nella lotta contro il traffico di migranti. Questo piano guida gli Stati membri nell’adozione di misure specifiche, come l’eliminazione degli ostacoli alle indagini sui trafficanti di migranti e al loro perseguimento, migliorando al contempo la condivisione delle informazioni e la cooperazione a livello nazionale e internazionale”, ha continuato la Segretaria generale all’evento convocato dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dalla Commissaria per gli Affari interni Ylva Johansson.
“Al nostro Vertice dei capi di Stato e di governo lo scorso maggio, i leader europei hanno approvato la Dichiarazione di Reykjavík. Questo testo è chiaro sulla “…necessità di combattere la tratta e il traffico di migranti… promuovere e migliorare la cooperazione internazionale…” e proteggere le persone che rischiano di essere vittime di tale traffico nel “pieno rispetto dei loro diritti umani”.
In quest’ottica, ho proposto, e i nostri Stati membri hanno convenuto la scorsa settimana, di proseguire in questa direzione valutando, nel corso del prossimo anno, la fattibilità di un nuovo strumento giuridico in tale ambito”, ha sottolineato Marija Pejčinović Burić.
La Segretaria generale ha incontrato la Vicepresidente per la Democrazia e la demografia della Commissione europea Dubravka Šuica. L’incontro si è incentrato sulla rilevanza dei Principi di Reykjavik per la democrazia e sul Registro dei danni causati dall’aggressione da parte della Federazione russa contro l’Ucraina, il primo e necessario passo verso un meccanismo di risarcimento internazionale. Temi di dibattito sono stati inoltre il partenariato e la cooperazione tra il Consiglio d’Europa e l’Unione europea in aree di comune interesse.
