“Sin dall'inizio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Federazione russa, il Consiglio d'Europa è stato chiaro sulla sua determinazione a fare tutto il possibile per sostenere il governo e il popolo ucraini. Il piano di pace del Presidente Zelenskyy è altrettanto chiaro sulla via d'uscita da questa guerra brutale, illegale e continua. Al centro di questo piano c'è la necessità di rendere conto del proprio operato. Per fare giustizia e garantire una pace sostenibile. In questo senso, il Consiglio d'Europa sta intraprendendo iniziative chiave”, ha dichiarato la Segretaria generale Marija Pejčinović Burić intervenendo al Vertice sulla pace in Ucraina a Bürgenstock (Cantone di Nidvaldo), in Svizzera. La Segretaria generale ha fatto riferimento all'istituzione del Registro dei danni come primo passo verso un meccanismo internazionale che garantirà giustizia e risarcimento all'Ucraina e al suo popolo.
“Occorre anche rendere conto del destino delle persone vulnerabili e in questo caso penso soprattutto ai minori ucraini. Il Consiglio d'Europa è stato chiaro: i minori trasferiti con la forza o deportati illegalmente in Russia o nei territori temporaneamente occupati dell'Ucraina devono essere identificati e restituiti alle loro famiglie”, ha aggiunto Marija Pejčinović Burić.
Il Vertice, a cui hanno partecipato 101 delegazioni di paesi e istituzioni internazionali di tutto il mondo, aveva l’obiettivo di promuovere una comprensione comune e una tabella di marcia per una pace giusta e duratura nel paese.