Nel discorso di apertura alla 4° Conferenza sulla riforma dell’Ucraina, “Ucraina forte in una famiglia europea ed euro-atlantica più forte”, la Segretaria generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić ha parlato dell’importante contributo apportato dall’Ucraina alla vita in Europa, dei passi intrapresi dal paese nel percorso di riforma e di ciò che deve essere fatto per far avanzare tali sforzi.
Sono stati compiuti progressi, ha osservato la Segretaria generale, soprattutto nel garantire la correttezza della riforma elettorale, nel decentralizzare il governo, nell’includere i Rom e i Viaggianti, nel riorganizzare i servizi investigativi e le procure, nel potenziare i diritti degli sfollati interni e nel rendere la proprietà dei media più trasparente e la radiodiffusione pubblica più sicura. “Sono in corso delle iniziative per ratificare la nostra Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica; questo è molto positivo”, ha sottolineato la Segretaria generale.
Tra le aree in cui l’Ucraina trarrebbe vantaggio da ulteriori riforme, Pejčinović Burić ha citato l’esecuzione delle sentenze della Corte europea, una migliore protezione delle lingue minoritarie e dei diritti all’istruzione attraverso l’attuazione delle raccomandazioni e delle norme giuridiche del Consiglio d’Europa, nonché la prevenzione della corruzione e la lotta contro questo fenomeno.
“La buona notizia è che ciascuna di tali questioni figura nel Piano d’azione concordato dall’Ucraina e dal Consiglio d’Europa”, ha dichiarato la Segretaria generale, ringraziando l’Unione europea e gli altri 26 donatori che hanno contribuito finanziariamente alla sua attuazione.