Nel suo intervento durante la sessione straordinaria dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE), la Segretaria generale Marija Pejčinović Burić si è espressa sulla risposta dell’Organizzazione al perdurare dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina. “Da quando è stata adottata la decisione di sospendere i diritti di rappresentanza della Russia, il 25 febbraio, le sue autorità non si sono ritirate dalla nostra Organizzazione né hanno sospeso la loro brutale campagna in Ucraina.
Persiste la grave violazione dell’Articolo 3 del nostro Statuto. Spetta al nostro Comitato dei Ministri – ai nostri Stati membri – determinare quali misure si debbano eventualmente adottare ora: mantenere la sospensione o invitare la Russia a recedere dalla nostra Organizzazione. Conformemente allo Statuto, il Comitato dei Ministri chiede giustamente il parere di questa Assemblea parlamentare su quali debbano essere i nostri prossimi passi. Sono certa che valuterete tali questioni con la massima attenzione e attendo anch’io con ansia le vostre conclusioni.”
Nell’esprimere il proprio sgomento di fronte alle immagini sconvolgenti che ci giungono dall’Ucraina di rifugiati in fuga dalle violenze e la distruzione, la Segretaria generale ha insistito sul fatto che “anzitutto, questa è una tragedia per l’Ucraina” sottolineando che, in questo momento, la nostra priorità è quella di “esprimere sostegno al popolo ucraino e ai nostri colleghi ucraini, mostrando solidarietà e supporto.”
La Segretaria generale ha inoltre in questa occasione dichiarato con chiarezza che nei tempi difficili che ci attendono, gli obiettivi del Consiglio d’Europa non cambieranno: continuerà a tutelare e a promuovere le norme europee in materia di diritti umani, democrazia e stato di diritto, a vantaggio di ogni cittadino.