Durante il suo intervento rivolto ai parlamentari in occasione della sessione primaverile dell'Assemblea parlamentare (APCE), la Segretaria generale Marija Pejčinović Burić è stata interrogata sul pericolo di un imminente conflitto armato tra Russia e Ucraina, nel contesto dell’incremento delle truppe russe vicino al confine ucraino. Ha spiegato che mentre organizzazioni come l'ONU e l'OSCE sono coinvolte nella dimensione della sicurezza della crisi, il ruolo del Consiglio d'Europa è quello di garantire che i diritti umani siano rispettati da tutte le parti. Ha aggiunto inoltre che il Consiglio d'Europa continuerà a sostenere pienamente la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina.
Per quanto concerne la Convenzione di Istanbul, a cui la Turchia ha recentemente rinunciato, la Segretaria generale ha convenuto che rappresenta il "punto di riferimento" internazionale per la protezione delle donne contro tutte le forme di violenza, inclusa la violenza domestica. Ha sottolineato il ruolo del trattato come strumento normativo di riferimento, che supera la maggioranza delle legislazioni nazionali e possiede un proprio meccanismo di monitoraggio.
In risposta a una domanda sul più ampio sistema di convenzioni, la Segretaria generale ha espresso apprezzamento per la Convenzione europea dei diritti umani, che ha descritto come la "madre di tutte le convenzioni", e anche per la Carta Sociale Europea. Ha chiesto un maggior grado di attuazione di questi trattati a livello nazionale e ha identificato i diritti umani nel contesto dell'intelligenza artificiale e dell'ambiente come le due principali sfide future dell'Organizzazione.
Altre domande dei parlamentari hanno toccato temi come la restituzione dei prigionieri di guerra armeni detenuti in Azerbaigian, come porre fine alle continue tensioni tra questi due stati membri, il futuro finanziamento dell'Organizzazione e come affrontare al meglio la discriminazione e il razzismo crescenti in Europa.