Il 30° anniversario dell’adesione alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo è un’”importante traguardo nel cammino europeo della Bulgaria”, ha dichiarato martedì 25 ottobre la Segretaria generale, Marija Pejčinović Burić, nel suo discorso alla Conferenza speciale di Sofia. Ciò che ha raggiunto la Bulgaria attraverso la Convenzione europea, in trent'anni, “è stato di vasta portata e positivo” e lo stesso vale per il contributo della Bulgaria all’attuazione della Convenzione nel continente europeo, ha sottolineato.
“Negli anni, la Bulgaria ha attuato ben oltre 600 sentenze e decisioni [della Corte europea dei diritti dell’uomo]; di conseguenza, le regole e la pratica del paese sulla custodia cautelare sono migliorate; lo stesso vale anche per il quadro della restituzione della proprietà e ci sono stati inoltre importanti cambiamenti relativi all’utilizzo delle armi da fuoco da parte della polizia”, ha dichiarato la Segretaria generale illustrando i vantaggi della Convenzione per la Bulgaria e i suoi cittadini. La Segretaria generale ha parlato della necessità di affrontare le sfide emergenti riguardanti i diritti umani, l’ambiente e l’intelligenza artificiale e ha messo in guardia contro il rischio di regressione rispetto a quanto raggiunto, data la diffusione del populismo estremo e del nazionalismo in Europa.
“Gli europei meritano più di questo”, ha concluso. “Auspico nel contributo della Bulgaria a un futuro migliore che l’Europa merita.”
L’agenda della visita di Marija Pejčinović Burić in Bulgaria include inoltre incontri di alto livello con il Presidente della Repubblica Rumen Radev, il Ministro degli Affari esteri Nikolay Milkov e il Ministro della Giustizia Krum Zarkov.