In occasione della Giornata mondiale della lingua romanì, Marija Pejčinović Burić, Segretario generale del Consiglio d’Europa chiede agli Stati membri dell’Organizzazione di riconoscere, proteggere e promuovere la lingua romanì, che è parte integrante del nostro comune patrimonio culturale europeo.
Il romanì è la lingua di 10-12 milioni di Rom che vivono in Europa. In assenza di protezione, la lingua e il patrimonio culturale unico che rappresenta sono in pericolo e i Rom vengono privati di un componente chiave della loro identità. Sono pertanto necessarie misure che creino maggiori opportunità per i giovani rom di imparare la loro lingua madre nelle scuole.
Gli Stati membri sono inoltre incoraggiati a riconoscere il romanì come lingua minoritaria secondo la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie (ECRML), dimostrando così un chiaro impegno a favore della diversità culturale e linguistica in Europa.
Il Consiglio d’Europa sostiene la promozione e l’insegnamento della lingua romanì e ha sviluppato un quadro curriculare per il romanì.