Indietro Visita in Turchia del Segretario generale

Segretario generale

Il 25 giugno il Segretario generale Jagland ha incontrato ad Ankara il Primo Ministro Erdogan, il Ministro degli Affari esteri Davutoğlu, il Ministro della Giustizia Ergin, il Ministro dell'Interno Güler, la Sig.ra Şahin, Ministro delle Politiche sociali e familiari, e l'Ombudsman turco Ömeroğlu. Al centro dei colloqui il processo di riforma in Turchia, la cooperazione con il Consiglio d'Europa, l'integrazione europea, la politica di vicinato, come pure le recenti manifestazioni di protesta e le reazioni suscitate in Turchia e a livello internazionale.

In un clima cordiale e di piena collaborazione, il Primo ministro Erdogan e il Segretario generale Jagland hanno avuto uno scambio di opinioni sui recenti avvenimenti in Turchia. Il Segretario generale ha sottolineato l'importanza dell'impegno assunto dalla Turchia nei confronti dell'Europa e delle norme europee. "L'Europa ha bisogno della Turchia, come la Turchia ha bisogno dell'Europa ", ha dichiarato.

Il Ministro della Giustizia Ergin ha confermato che è stata aperta un'inchiesta sull'utilizzo della forza da parte della polizia nel corso delle recenti dimostrazioni popolari. Ha inoltre segnalato i problemi causati da gruppi violenti ed estremisti che hanno compromesso le intenzioni dei dimostranti pacifici. Il Ministro ha esposto al Segretario generale i progressi compiuti dalla Turchia in materia di riforma del sistema giudiziario e ha ribadito che il suo paese non prevede nuove regole sull'uso dei social media.

L'Ombudsman turco Ömeroğlu ha illustrato le attività della sua istituzione, attiva da tre mesi, e i recenti reclami individuali ricevuti. Il Segretario generale ha proposto l'assistenza del Consiglio d'Europa al nuovo ufficio dell'Ombudsman.

Nel corso dell'incontro con la Sig.ra Şahin, Ministro delle Politiche sociali e familiari, il Segretario generale ha passato in rassegna i progressi compiuti dalla Turchia nella lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, conformemente alla Convenzione di Istanbul del Consiglio d'Europa.

A conclusione dell'incontro, il Segretario Jagland ha affermato: "La Turchia e il Consiglio d'Europa hanno instaurato un dialogo costruttivo e si ascoltano a vicenda. La Turchia ha realizzato riforme molto significative. Mi è stato garantito che sarà avviata un'inchiesta approfondita sull'uso eccessivo della forza da parte della polizia, che ha sollevato in queste ultime settimane vive inquietudini nella comunità internazionale".

"Mi compiaccio della decisione dell'Unione europea di aprire il capitolo 22 del negoziato per l'adesione della Turchia. Il Consiglio d'Europa e la Turchia continueranno la loro eccellente cooperazione e ho proposto la nostra assistenza per la preparazione dei negoziati di adesione nel settore della giustizia e dei diritti fondamentali. Posso affermare con soddisfazione che la nostra proposta di coinvolgere la società civile nel processo è stata accolta positivamente". 

Si consulti anche:
La Turchia e il Consiglio d'Europa

25/06/2013
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