Nel suo intervento all’apertura della prima Conferenza europea anti-SLAPP, il 20 ottobre, la Segretaria generale Marija Pejčinović Burić ha affermato che l’utilizzo di minacce di intentare azioni legali e procedimenti giudiziari per limitare la libertà di espressione, comunemente denominate anche azioni legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica (SLAPP), nella maggior parte dei casi dirette contro giornalisti, è un problema negli Stati membri del Consiglio d’Europa che deve essere affrontato.
“Le SLAPP intendono intimidire, limitare il dibattito pubblico, impedire il libero flusso di informazioni e spingere all’autocensura. Il loro effetto dissuasivo non è soltanto dovuto alle cause intentate, ma anche alla semplice apprensione che la minaccia di prospettare procedimenti giudiziari possa verificarsi. Occorre rafforzare le norme giuridiche vigenti e definire e applicare nuove disposizioni”, ha dichiarato. La Segretaria generale ha citato al riguardo un progetto di raccomandazione del Consiglio d’Europa sulle SLAPP, in corso di elaborazione, e ha espresso soddisfazione per l’attuale cooperazione tra il Consiglio d’Europa e l’Unione europea nella predisposizione di norme in questo campo.
Sono ugualmente intervenute all’apertura della conferenza la Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, la Vicepresidente della Commissione europea per i Valori e la Trasparenza, Věra Jourová e la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović. L’evento è organizzato dal Centro europeo per la libertà di stampa e dei media e dalla Coalizione contro le SLAPP in Europa. La conferenza si propone di esaminare le iniziative adottate per affrontare le SLAPP a livello europeo e nazionale.
Dichiarazione della Segretaria generale Marija Pejčinović Burić