Il Segretario generale del Consiglio d’Europa Thorbjørn Jagland ha chiesto agli Stati membri dell’Organizzazione di impegnarsi nuovamente a rispettare i loro obblighi e a cooperare in buona fede con gli organi statutari del Consiglio. Ha affermato che “stessi obblighi, stessi diritti” è l’unico concetto che può tenere unita una famiglia.
La missione fondamentale dell’Organizzazione è proteggere le singole persone dall’utilizzo arbitrario del potere da parte dello Stato, e conflitti come quello tra Ucraina e Russia sull’annessione della Crimea non dovrebbero impedire di ritenere entrambe le parti responsabili della protezione dei diritti dei loro cittadini. Jagland ha individuato una serie di gravi minacce ai valori e all’autorità del Consiglio, tra cui l’ascesa del populismo, nonché la sospensione e la riduzione dei contributi al bilancio dell’Organizzazione.
Ha richiamato l’attenzione sul fatto che i contributi al bilancio non dovrebbero essere utilizzati come strumento politico e che il prezzo finale di tali sfide verrebbe pagato dai cittadini europei. Ha accolto con favore l’istituzione di un Comitato ad hoc che esamini l’armonizzazione delle regole dell’Organizzazione e ha chiesto ai membri dell’APCE di aiutare a preservare l’esclusivo spazio giuridico creato dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
