La Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali (nota come “Convenzione di Lanzarote”) celebra il decimo anniversario della sua entrata in vigore.
“Nel periodo attuale, è normale che ci scambiamo reciprocamente l’augurio di “restare al sicuro”. Dobbiamo però sapere che milioni di bambini e bambine non sono al sicuro e che la situazione è ancora più grave per quelli che si trovano in condizioni di vulnerabilità. Dobbiamo vigilare affinché i minori siano al sicuro in ogni momento e ovunque si trovino, a casa, a scuola, ospiti di istituti, di case famiglia, o su Internet,” ha dichiarato Christel De Craim, la nuova Presidente del Comitato di Lanzarote, l’organismo di monitoraggio dell’applicazione della Convenzione, al momento di assumere le sue funzioni la settimana scorsa.
“La Convenzione di Lanzarote è entrata in vigore dieci anni fa ed è più che mai di attualità in questi momenti di crisi sanitaria. La violenza sessuale sui minori è una drammatica realtà, che miete vittime in tutto il mondo. Dobbiamo tutti continuare a combattere questa piaga, ora, mentre ci sforziamo di contrastare la diffusione del COVID-19 e dopo la pandemia”.
La Convenzione di Lanzarote si occupa di prevenzione, protezione e perseguimento dello sfruttamento sessuale e degli abusi sui minori. Criminalizza reati quali l'abuso sessuale, lo sfruttamento di minori attraverso la prostituzione, i reati connessi al materiale pedopornografico e lo sfruttamento di bambini in spettacoli pornografici, la corruzione di minori, nonché l'adescamento di minori per scopi sessuali (grooming). La Convenzione è stata ora ratificata da 45 Stati membri del Consiglio d'Europa e dalla Tunisia. Il deposito dello strumento di ratifica da parte dell'Armenia è previsto prossimamente. La Convenzione è aperta agli Stati di tutto il mondo e rimane lo strumento legale internazionale più ambizioso e completo per la protezione dei minori contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale.
Tra i risultati più significativi delle attività del Comitato di Lanzarote, ricordiamo i suoi rapporti di monitoraggio sull’applicazione della Convenzione da parte dei paesi aderenti.
Dal momento che il 70-85% degli abusi sessuali è commesso da persone appartenenti alla “cerchia sociale del bambino”, che godono della sua fiducia, il primo ciclo di monitoraggio, concluso nel dicembre 2015 si è concentrato su questo tema. Un esempio di buona pratica evidenziato dal primo rapporto di monitoraggio è stato il modello islandese di “casa dei bambini”, una struttura multidisciplinare e a misura di bambino dove sono accolte, intervistate e curate le giovani vittime, evitando ulteriori esperienze traumatizzanti. Dal 2015, numerosi Stati, quali Cipro, Danimarca, Lituania, Svezia e Slovenia hanno adottato questo modello e molti altri stanno valutando la possibilità di farlo.
Nel marzo 2017 è stato completato un ciclo di monitoraggio urgente per proteggere dai rischi di sfruttamento e abusi sessuali i minori vittime della crisi dei rifugiati.
Nel giugno 2017 è stato lanciato un nuovo ciclo di monitoraggio dedicato alla protezione dei minori da situazioni di rischio di sfruttamento e abusi sessuali facilitati dalle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Sulla base dei contributi forniti dagli Stati Parti contraenti, dalla società civile e, per la prima volta, dagli stessi bambini interessati, il Comitato di Lanzarote pubblicherà una valutazione della situazione entro la fine del 2020.