La Segretaria generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Condanno fermamente le ultime sentenze penali in contumacia contro un gruppo di esperti, giornalisti e politici dell'opposizione bielorussi. Il loro processo collettivo, basato su accuse infondate e false, è stato condotto in palese disprezzo del giusto processo e ci ricorda drammaticamente ancora una volta delle sistematiche e diffuse violazioni dei diritti umani derivanti dalle repressioni politiche nel paese.
Tra le persone condannate arbitrariamente ci sono partner della nostra Organizzazione che condividono un impegno instancabile per i nostri valori europei comuni in materia di diritti umani, Stato di diritto e democrazia. È scandaloso che i bielorussi continuino a essere ingiustamente perseguiti e condannati per aver esercitato pacificamente e coraggiosamente i loro diritti e persino per aver semplicemente esercitato le loro attività professionali.
Il Consiglio d'Europa è pienamente solidale con tutti i prigionieri politici in Bielorussia che devono essere immediatamente e incondizionatamente rilasciati e, in linea con il diritto internazionale, devono essere garantite le responsabilità per le sofferenze loro inflitte.
Il Consiglio d'Europa continuerà a lavorare a stretto contatto con le forze democratiche bielorusse, con la società civile e i media indipendenti e con tutti coloro che aspirano a una Bielorussia libera e democratica”.