Il primo rapporto di valutazione dell’attuazione da parte della Slovenia della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (“Convenzione di Istanbul”) è stato pubblicato insieme ai commenti delle autorità slovene.
Il rapporto mette in evidenza numerose misure positive di natura giuridica e politica ma sottolinea una minore attenzione alle forme di violenza contro le donne che non includono la violenza domestica. È necessario prestare maggiore attenzione alle donne appartenenti a gruppi socialmente vulnerabili, migliorare la raccolta dei dati e potenziare la risposta penale.
Il Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (GREVIO) nota con soddisfazione i significativi progressi compiuti dalle autorità slovene nella creazione di un quadro giuridico, politico e istituzionale completo nel campo della prevenzione della violenza domestica, prima della ratifica della Convenzione di Istanbul a febbraio 2015 e successivamente. Il Codice penale modificato nel 2015 definisce la violenza domestica, lo stalking e il matrimonio forzato come reati penali. Inoltre, le definizioni di stupro e violenza sessuale sono state modificate e non si basano più sull’uso della forza, il che rappresenta un generale sviluppo positivo che auspicabilmente contribuirà a un aumento delle denunce e delle condanne per atti di questo tipo.