In un nuovo rapporto ad hoc sulla Slovenia, il Gruppo anticorruzione del Consiglio d’Europa GRECO non ha escluso che le indagini parlamentari, se dirette alla magistratura su casi individuali in esame, possano interferire con la separazione dei poteri e il rispetto dell’indipendenza del sistema giudiziario. Tuttavia, il GRECO ha dichiarato che sarebbe in grado di valutare appieno se vi sia stata una violazione delle norme anticorruzione del Consiglio d’Europa solo in un secondo momento (vedere le versioni del rapporto in sloveno e in francese).
Il GRECO ha avviato una procedura di valutazione ad hoc nei confronti della Slovenia a giugno 2019, a seguito delle informazioni ricevute su una possibile interferenza politica da parte del potere legislativo in relazione a pubblici ufficiali, pubblici ministeri e giudici in Slovenia. La questione in oggetto era la richiesta da parte del Consiglio nazionale sloveno all’Assemblea nazionale (parlamento) di istituire un’indagine parlamentare sui procedimenti giudiziari contro un politico (membro del Consiglio nazionale sloveno ed ex sindaco). I procedimenti sono ancora in corso; a novembre 2019 la Corte costituzionale ha sospeso l’attuazione dell’indagine parlamentare.
Il GRECO non può intervenire su casi individuali; la sua valutazione è pertanto limitata a individuare se l’utilizzo di un’indagine parlamentare sia prova che la magistratura e/o altri elementi del sistema giudiziario sono soggetti, o aperti, a interferenze politiche.