Indietro Le sfide dei servizi penitenziari e di libertà vigilata al centro della conferenza di Sofia

Le sfide dei servizi penitenziari e di libertà vigilata al centro della conferenza di Sofia

I direttori dei servizi penitenziari e di libertà vigilata dei 46 Stati membri del Consiglio d’Europa si riuniscono a Sofia il 24 e il 25 giugno per discutere, tra gli altri argomenti, i modi di migliorare l’autonomia e la risocializzazione dei detenuti e combattere i gruppi di criminalità organizzata nel contesto penitenziario e della libertà vigilata.

La 29a Conferenza dei direttori dei servizi penitenziari e di libertà vigilata del Consiglio d’Europa ha come tema “Diritti umani, democrazia e Stato di diritto al centro delle carceri e della libertà vigilata”. L’evento, organizzato congiuntamente dal Consiglio d’Europa e dal governo bulgaro, riunisce inoltre ricercatori, professionisti e ONG europei.

I partecipanti esamineranno altresì il modo di prevenire l’eccessivo ricorso a misure di libertà vigilata, che portano a un crescente numero di persone sorvegliate dal sistema di giustizia penale, la gestione del ritorno dei terroristi e delle loro famiglie, il ruolo delle vittime nel processo di reinserimento e l’evoluzione di regimi penitenziari per detenuti ad alto rischio.

Nel suo discorso di apertura, la ministra della Giustizia bulgara, Maria Pavlova, ha sottolineato che assicurare il rispetto e la protezione dei diritti umani nelle carceri e da parte dei servizi di libertà vigilata “non è solo un obbligo giuridico, ma è anche un imperativo morale, poiché i diritti umani sono il fondamento di una società giusta e umana”, diritti che “ogni persona possiede, quali che siano le circostanze”.

La direttrice della Sicurezza, dell’Integrità e dello Stato di diritto del Consiglio d’Europa, Hanne Juncher, ha evidenziato che le esigenze nel settore penitenziario e della libertà vigilata sono complesse e sempre più numerose. Ha poi presentato il lavoro del Consiglio d’Europa volto ad affrontare tali sfide, tra cui l’elaborazione di nuove norme. Una raccomandazione sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale da parte dei servizi penitenziari e di libertà vigilata dovrebbe essere adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa nei prossimi sei mesi. Dei lavori sono inoltre in corso per la preparazione di una raccomandazione sulla promozione della salute mentale e la gestione dei disturbi mentali delle persone detenute e in libertà vigilata.

Il Presidente del Comitato per la prevenzione della tortura, Alan Mitchell, prenderà la parola durante la sessione di chiusura.


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Consiglio d'Europa Strasburgo 24 giugno 2024
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