La Ministra degli Affari esteri islandese e Presidente del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, Thórdís Kolbrún Reykfjörd Gylfadóttir, ha rilasciato la seguente dichiarazione in occasione dell’anniversario dell’espulsione della Federazione russa dal Consiglio d’Europa:
“Oggi, esattamente un anno fa, il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, in seno al quale sono rappresentanti tutti i suoi 46 Stati membri, ha adottato la Risoluzione CM/Res(2022)2 sulla cessazione dell’adesione della Federazione russa al Consiglio d’Europa.
La Federazione russa è stata espulsa per il suo attacco militare ingiustificato e non provocato contro l’Ucraina, che costituisce una palese violazione del diritto internazionale, come anche dello Statuto del Consiglio d’Europa. In questo modo, il Consiglio d’Europa ha dimostrato chiaramente il suo impegno verso lo Statuto e il suo sostegno all’Ucraina.
A seguito della mia recente visita a Kiev, Borodianka e Bucha, dove sono stata testimone diretta delle orribili conseguenze dell’aggressione della Federazione russa, condanno con assoluta fermezza il modo in cui la Russia viola deliberatamente il diritto umanitario internazionale prendendo di mira civili e cercando di terrorizzare la popolazione. La responsabilità giuridica individuale degli autori di tali reati è di primaria importanza e il riconoscimento delle responsabilità deve essere urgentemente garantito.
Elogio il coraggio e la determinazione del popolo ucraino e della sua classe dirigente nella lotta per difendere la libertà dell’Ucraina. Ribadisco il mio fermo sostegno all’Ucraina e alla sua indipendenza, alla sua sovranità e alla sua integrità territoriale all’interno di confini riconosciuti a livello internazionale.
Desidero sottolineare che la Federazione russa ha la piena responsabilità per aver privato le persone sotto la sua giurisdizione della protezione offerta dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e insisto sull’obbligo incondizionato della Federazione russa di eseguire integralmente le sentenze emesse dalla Corte europea dei diritti dell’uomo.
Confermo nuovamente che il sostegno all’Ucraina e il riconoscimento delle responsabilità sono tra i temi principali all’ordine del giorno del 4° Vertice di capi di Stato e di governo del Consiglio d’Europa che si terrà a Reykjavík il 16 e il 17 maggio 2023”.