Indietro Necessaria una volontà politica più forte per garantire il futuro della libertà e dell’uguaglianza per tutti, dichiarano i leader europei al Frum IDAHOT+

Necessaria una volontà politica più forte per garantire il futuro della libertà e dell’uguaglianza per tutti, dichiarano i leader europei al Frum IDAHOT+

L’11° Forum europeo IDAHOT+, organizzato dal Consiglio d’Europa e dal ministero dell’Istruzione, della Cultura e della Scienza olandese, pone al centro il tema delle sfide per i diritti umani delle persone LGBTI in Europa, in particolare la repressione dei pride, gli sforzi volti a ostacolare la difesa dei diritti umani e l’aumento delle aggressioni violente contro le persone LGTBI. Nel 2024, questo evento annuale si svolge all’Aia (Paesi Bassi) e precede la Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia, la transfobia e l’interfobia, celebrata il 17 maggio.

Il tema generale del Forum è “Il futuro della libertà e dell’uguaglianza in Europa”. Dal 14 al 16 maggio, responsabili politici europei di alto livello esaminano i modi di raggiungere il pieno godimento dei diritti umani per le persone LGBTI, un obiettivo non ancora realizzato appieno. 

Robbert Dijkgraaf, ministro dell’Istruzione, della Cultura e della Scienza dei Paesi Bassi, paese che ha ospitato la prima edizione del Forum europeo IDAHOT+ nel 2013, ha dichiarato: “Smettiamo di parlare di inclusione. Parliamo piuttosto di espansione. Perché non si tratta di sapere se vi integrate nella società, ma se la società si espande per farvi posto. Quando la società cresce, crea un ambiente più ampio e più ricco da cui tutti possono trarre vantaggio.”

Il Vice Segretario generale del Consiglio d’Europa, Bjørn Berge, è arrivato al nocciolo dei problemi attuali dicendo: “I diritti sono presi di mira e minacciati, sotto l’influenza del populismo estremo, del nazionalismo e dei movimenti anti-diritti. Dobbiamo quindi fare ancora di più. Il nostro Comitato di esperti sull’orientamento sessuale, l’identità e l’espressione di genere e le caratteristiche sessuali avrà un ruolo fondamentale in questi sforzi. Elaborerà una nuova Strategia per l’uguaglianza dei diritti delle persone LGBTI e aiuterà a superare gli ostacoli che molte persone LGBTI affrontano nei nostri 46 Stati membri”.

Helena Dalli, Commissaria europea per l’uguaglianza, ha dichiarato: "In occasione del Forum europeo IDAHOT+ 2024, ribadisco l’impegno della Commissione europea a rendere l’Unione europea una #LGBTIQFreedomZone, dove chiunque è libero di essere se stesso e amare chi desidera. Ci opponiamo alla discriminazione, alla violenza e all’odio che affrontano le persone LGBTIQ e promuoviamo un mondo in cui l’uguaglianza sia un’esperienza quotidiana vissuta da tutti. Questo è il motivo per cui attuiamo la Strategia dell’UE per l’uguaglianza delle persone LGBTIQ e chiediamo agli Stati membri di adottare e attuare allo stesso tempo delle strategie nazionali in materia per garantire libertà e sicurezza alle persone LGBTIQ".

Una Dichiarazione congiunta firmata dai ministri di oltre 30 paesi europei figura all’ordine del giorno della riunione ministeriale che si terrà parallelamente al Forum IDAHOT+.

Il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Michael O' Flaherty, ha evidenziato: “Questo Forum ci ricorda al momento opportuno che la lotta per i diritti delle persone LGBTI significa applicare i diritti umani in modo equo a tutti. È incoraggiante vedere sempre più Stati che firmano la Dichiarazione politica del Forum di quest’anno. Per realizzare la promessa universale dei diritti umani e costruire un’Europa di società democratiche basate su regole, è essenziale riconoscere l’obbligo degli Stati di eliminare gli ostacoli che impediscono alle persone LGBTI di esercitare i loro diritti liberamente e in modo equo”.

Nel suo discorso conclusivo, Sua Maestà la Regina Máxima dei Paesi Bassi ha sottolineato quanto sia importante essere aperti e onesti con i propri sentimenti, senza dover provare alcun tipo di vergogna. “Ciò che ci unisce tutti oggi è la convinzione che ognuno abbia il diritto di essere se stesso, lui, lei o loro”.

Il 17 maggio è stato scelto come data per celebrare la Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia, la transfobia e l’interfobia, proprio perché il 17 maggio 1990 è stato deciso di non classificare più l’omosessualità come disturbo mentale e di cancellarla dalla Classifica internazionale delle malattie istituita dall’Organizzazione mondiale della sanità, ponendo quindi fine a un secolo di omofobia medica

In conclusione del Forum IDAHOT+, il 16 maggio, uno speciale treno “arcobaleno” condurrà alcuni partecipanti dall’Aia a Bruxelles dove il 17 maggio la Presidenza belga del Consiglio europeo ospiterà una conferenza intitolata “Pride Alliances and Policy: Towards a Union of Equality” sul progresso dei diritti delle persone LGBTI nell’Unione europea.

 

  Discorso di Bjørn Berge, Vice Segretario Generale


Discorso del commissario per i diritti umani


Giornata internazionale contro l'omofobia: il Congresso ribadisce il suo impegno a combattere la discriminazione contro le persone appartenenti alla comunità LGBTIQ a livello locale

Vicesegretario generale Strasburgo 15 maggio 2024
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