L’Assemblea parlamentare ha messo tutto il suo peso politico a sostegno del Vertice, insistendo perché venisse organizzato e fornendo un contributo sostanziale attraverso una serie di testi, tra cui la Raccomandazione 2245 (2023) sul “Vertice di Reykjavik del Consiglio d’Europa: uniti attorno ai valori di fronte a sfide straordinarie”. Alla vigilia dell’incontro, i parlamentari dei 46 Stati membri del Consiglio d’Europa, rappresentati dalla Commissione permanente, nonché i membri di altre delegazioni dell’Assemblea, hanno preso parte a questo processo per discutere due temi che saranno al centro delle delibere del Vertice.
“Siamo qui riuniti alla vigilia di quello che probabilmente diventerà un Vertice davvero storico. Ricordiamo che la nostra Assemblea richiede questo Vertice da tempo, soprattutto dall’inizio dell’aggressione su larga scala da parte della Russia e sono felice di sottolineare che molte delle decisioni che verranno preso in questo 4° Vertice sono in linea con le tante idee emerse all’interno della nostra Assemblea nell’ultimo anno”, ha affermato il Presidente dell’APCE Tiny Kox, aprendo la riunione.
A seguito delle osservazioni iniziali di Birgir Ármannsson, Presidente dell’Althing (Parlamento islandese), Ruslan Stefanchuk, Presidente della Verkhovna Rada (Parlamento ucraino), Bjarni Jónsson, Presidente della delegazione islandese presso l’APCE, e Bjørn Berge, Vice Segretario generale del Consiglio d’Europa, l’incontro è stato seguito da due tavole rotonde. Al centro della prima, “Il Consiglio d’Europa come attore fondamentale dell’architettura multilaterale”, con la partecipazione di Thórdís Kolbrún Reykfjörd Gylfadóttir, Ministra degli Affari esteri islandese; Sylvie Bermann, ex Ambasciatrice francese a Pechino, Londra e Mosca; e Alice Bergholtz, Vicepresidente del Consiglio consultivo per la gioventù del Consiglio d'Europa.
Al centro della seconda tavola rotonda, “Il Consiglio d'Europa come pioniere della tutela dei diritti umani: la nuova generazione di diritti”, con la partecipazione di Katrín Jakobsdóttir, Prima Ministra islandese; Ilze Brands Kehris, assistente segretario generale per i diritti umani delle Nazioni Unite; Nathalie Smuha, Institute for European Law, KU Leuven, esperta di intelligenza artificiale; e Tinna Hallgrímsdóttir, rappresentante dei giovani dell’Icelandic Climate Council. Lo scambio di opinioni dei membri dell’Assemblea si è concluso con una dichiarazione di Sviatlana Tsikhanouskay, leader dell'opposizione democratica bielorussa, e con le osservazioni finali della Prima Ministra islandese Katrín Jakobsdóttir e del Presidente dell’APCE Tiny Kox.