Il Comitato dei Ministri ha pubblicato oggi il rapporto annuale 2016 sulla supervisione dell’esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo. In conformità con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, il Comitato dei Ministri è responsabile della supervisione dell’esecuzione delle sentenze della Corte da parte degli Stati interessati.
Gli sforzi volti a concludere positivamente l’esecuzione delle sentenze nei casi pendenti hanno portato di nuovo a un numero record di casi chiusi nel 2016 (2.066 contro i 1.537 casi nel 2015). Molti dei casi chiusi riguardano vecchi problemi strutturali, specialmente il controllo delle azioni delle forze di sicurezza, la prevenzione del maltrattamento di persone private della libertà e l’efficacia del potere giudiziario (in particolare della durata eccessiva dei procedimenti giudiziari). Il rapporto mostra anche un’ulteriore diminuzione del numero totale di casi pendenti, che si trova ora sotto i 10.000 (9.941) per la prima volta dal 2010. Alla fine del 2015, il numero ammontava a 10.652.