Come affrontare la sfida dell’inquinamento delle informazioni? Dal referendum sulla Brexit nel Regno Unito, la vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti e la recente decisione del Kenya di annullare il risultato delle elezioni nazionali, si è molto discusso di come il caos dell'informazione influenzi le democrazie. Più preoccupanti, tuttavia, sono le ripercussioni a lungo termine delle campagne di disinformazione concepite appositamente per seminare sfiducia e confusione e per acuire le divisioni socioculturali esistenti attraverso tensioni nazionaliste, etniche, raziali e religiose.
Una conferenza di alto livello sui pericoli della disinformazione si è tenuta a San Marino il 10 maggio 2019. A seguito di messaggi video da parte di Thorbjørn Jagland, Segretario generale del Consiglio d’Europa, e Antonio Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite e del discorso di Nicola Renzi, Ministro degli Affari esteri, degli Affari politici e della Giustizia di San Marino, i partecipanti hanno parlato di come contrastare le “notizie false” e preservare la salute nell’era della post-verità.
Patrick Penninckx, Capo del Dipartimento della Società dell’informazione del Consiglio d’Europa, ha presentato più in dettaglio le attività pertinenti del Consiglio d’Europa, come lo studio sul caos dell'informazione che fornisce un solido quadro concettuale per affrontare il fenomeno, le raccomandazioni del Comitato dei Ministri sul pluralismo dei media e sulla trasparenza della proprietà dei media e sulle responsabilità degli intermediari di Internet, nonché le ultime dichiarazioni del CM sulla sostenibilità del giornalismo di qualità nell’era digitale e sulle capacità manipolatorie dei processi algoritmici.
Il forum ha affrontato diversi aspetti del fenomeno della disinformazione e il relativo impatto sui sistemi democratici, nonché lo stato dell’informazione nell’era dei social media e l’importanza di informazioni corrette in campo medico.