Il Consiglio d’Europa ha pubblicato una serie di linee guida rivolte ai suoi 46 Stati membri per affrontare le sfide poste all’equità e alla legittimità dei processi elettorali dalle nuove tecniche digitali di comunicazione politica. Queste sfide sono legate al rischio di utilizzo abusivo di microtargeting, dati personali, bot e algoritmi e alle campagne di disinformazione. Le linee guida, adottate dal Comitato dei Ministri in una Raccomandazione, stabiliscono una serie di principi per garantire la trasparenza delle comunicazioni e delle spese elettorali online, prevenire la manipolazione dell’elettorato e assicurare che i partiti politici e i candidati possano concorrere in condizioni eque. Affrontano inoltre questioni come la protezione dei dati, la regolamentazione dei contenuti e la copertura mediatica delle campagne.
Il Comitato dei Ministri sottolinea la necessità di linee guida tenuto conto che la comunicazione elettorale avviene sempre più online. Questo consente alle piattaforme online di avere la precedenza sui media tradizionali come vettori di pubblicità politica, settore ancora poco regolamentato. Quanto alla governance delle campagne elettorali online, la raccomandazione sostiene un approccio di co-regolamentazione che richiede agli Stati, alle piattaforme online e alle organizzazioni della società civile di collaborare per sviluppare soluzioni appropriate, tra cui meccanismi di supervisione indipendenti e l’adozione di un quadro di sanzioni in caso di mancata conformità.
Le linee guida sottolineano la cruciale necessità di trasparenza nella pubblicità politica ed elettorale online. Vi sono raccomandazioni specifiche in relazione alla trasparenza del finanziamento e delle spese elettorali attraverso obblighi dichiarativi, la chiara identificazione dei responsabili delle campagne e l’archiviazione delle pubblicità collocate o distribuite online. Un’altra raccomandazione critica riguarda la necessità di stabilire delle tutele contro la propagazione intenzionale di disinformazione politica, garantendo che qualsiasi restrizione di contenuti sia attuata in maniera trasparente, proporzionata e non discriminatoria.
Infine, le linee guida richiedono che le piattaforme online informino i cittadini sui motivi per cui sono destinatari di pubblicità politiche online e offrano loro la possibilità di rifiutare tali pubblicità. Il Comitato dei Ministri ha inoltre adottato una Raccomandazione rivolta agli Stati membri sugli effetti delle tecnologie digitali sulla libertà di espressione, volta ad assistere gli attori principali, gli intermediari di Internet in particolare, nel garantire che le tecnologie digitali favoriscano e non riducano la libertà di espressione, e una Raccomandazione che stabilisce 15 principi per la governance dei media e della comunicazione.