Gli studenti dell’Università IE (Spagna) sono i vincitori della 6ª edizione del Concorso europeo di perorazione giuridica, in lingua inglese, sulla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. La finale li ha visti competere contro gli studenti del King’s College di Londra. Al terzo posto, la squadra della City University di Londra.
Il premio per il miglior oratore è stato conferito a George Collecott, del King’s College di Londra.
Il premio per le migliori osservazioni scritte in qualità di difensore è stato assegnato alle squadre dell’Università Democrito di Tracia (Grecia), dell’Università di Grenoble Alpes (Francia) et dell’Università cattolica d’Ucraina.
Il premio per le migliori osservazioni scritte in qualità di ricorrente è stato assegnato alla squadra dell’Università di Grenoble Alpes (Francia).
La finale si è tenuta venerdì 4 maggio presso la Corte europea dei diritti dell'uomo a Strasburgo. La giuria era composta da eminenti personalità, tra cui giudici della Corte e alti funzionari del Consiglio d'Europa.
Diciannove squadre universitarie provenienti da quattordici paesi (Albania, Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Repubblica ceca, Romania, Regno Unito, Russia, Spagna, Svezia, Turchia, Ucraina) si sono affrontate nella discussione di un caso fittizio riguardante il diritto alla libertà religiosa. La squadra vincitrice si aggiudica uno stage presso la Corte europea dei diritti dell'uomo.
Obiettivo di questo concorso di perorazione giuridica è quello di fornire una formazione pratica sulla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e sulla sua applicazione a studenti di giurisprudenza che saranno i giudici e gli avvocati di domani.
Il Concorso è organizzato dall'Associazione europea degli studenti in giurisprudenza (ELSA – European Law Students Association), con il sostegno del Consiglio d'Europa. L'ELSA è un'associazione indipendente senza scopo di lucro che rappresenta 54.000 studenti di 300 università di 44 paesi europei.
Diversi Stati membri del Consiglio d'Europa hanno fornito il loro sostegno all'organizzazione della 6ª edizione del concorso, in particolare, la Danimarca, attualmente alla presidenza del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, la Svizzera, la Turchia, l’Ucraina, nonché la città di Strasburgo.