Dal 6 al 7 giugno, i rappresentanti dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa hanno tenuto il loro secondo incontro “Diritti umani” del 2017, durante il quale hanno esaminato l’attuazione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo conformemente al ruolo di supervisione del Comitato dei Ministri, previsto dall’Articolo 46 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Le decisioni adottate nei casi sottoposti a un esame più dettagliato riguardano Azerbaigian, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Cipro,“ex Repubblica jugoslava di Macedonia”, Georgia, Grecia, Irlanda, Italia, Lituania, Polonia, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica di Moldova, Romania, Russia, Serbia, Slovenia, Turchia, Ucraina e Ungheria.
Il Comitato dei Ministri ha inoltre adottato risoluzioni finali che pongono fine all’esame dei casi riguardanti Belgio, Bosnia-Erzegovina, Estonia,“ex Repubblica jugoslava di Macedonia”, Francia, Georgia, Grecia, Italia, Lettonia, Montenegro, Polonia, Repubblica slovacca, Regno Unito, Romania, Russia, Serbia, Svezia, Turchia e Ucraina.
Il Comitato ha inoltre reso pubblico l’elenco dei casi proposti per un esame più dettagliato durante il suo prossimo incontro “Diritti umani” che si terrà dal 19 al 21 settembre 2017. I casi proposti riguardano Albania, Azerbaigian, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia,“ex Repubblica jugoslava di Macedonia”, Francia, Georgia, Grecia, Italia, Lituania, Polonia, Repubblica di Moldova, Romania, Russia, Slovenia, Turchia, Ucraina e Ungheria.