La Repubblica di Moldova dovrebbe agire con determinazione per eliminare le gerarchie centrali informali, che espongono i detenuti a intimidazioni e violenza tra i detenuti stessi, afferma il Comitato anti-tortura (CPT) del Consiglio d’Europa in un rapporto pubblicato oggi.
Il CPT ha effettuato una visita nel paese dal 5 all’11 giugno 2018 per valutare i progressi compiuti nell’attuazione delle precedenti raccomandazioni del CPT riguardanti la situazione nelle carceri, in particolare il persistente problema delle gerarchie centrali informali e altri aspetti correlati, nonché le condizioni di detenzione dei detenuti adulti di sesso maschile.
Le autorità centrali e locali incontrate dalla delegazione del CPT hanno ammesso che il sistema di gerarchie informali tra i detenuti esiste ancora. La delegazione ha notato gli sforzi compiuti, più o meno efficacemente, negli istituti visitati per affrontare questo problema profondamente radicato.
Nel carcere minorile di Goian, in particolare, sono stati compiuti sforzi reali per sviluppare interazioni positive tra il personale e i minori o i giovani adulti e garantire che nessun detenuto sia in grado di esercitare un potere sugli altri detenuti. Tuttavia, le informazioni raccolte durante la visita indicano che, nelle carceri di Chișinău e Soroca, le cause alla base del problema sono lontane dall’essere affrontate e che tali strutture non sono ancora in grado di soddisfare il bisogno più basilare dei detenuti: un ambiente sicuro. Negli istituti penitenziari persistono fenomeni di violenza, intimidazione ed estorsione tra i detenuti, come diretto risultato di un sistema di potere informale esistente tra i detenuti.