La Segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, ha pubblicato oggi le sue proposte (SG/Inf(2021)13) per migliorare l’attuazione dei diritti sociali in Europa potenziando il sistema della Carta sociale europea.
Il miglioramento dell’attuazione dei diritti sociali in Europa e il potenziamento del sistema della Carta sociale europea a tal fine sono obiettivi del Consiglio d’Europa da molto tempo. La pandemia da COVID-19 ha accelerato questo processo, sottolineando la necessità di rafforzare i diritti sociali e la loro effettiva protezione nell’ambito del sistema globale di garanzie collettive per la protezione dei diritti umani in Europa. L’attuale rallentamento economico eserciterà ulteriore pressione sulle risorse limitate, non solo per realizzare i diritti sociali ma anche per prevenirne la regressione.
Le proposte indicate nel documento traggono ispirazione da una serie di fonti, in particolare: le decisioni del Comitato dei Ministri, le proposte elaborate collettivamente dagli esperti dei diritti umani degli Stati membri nel rapporto 2019 del Comitato direttivo per i diritti dell’uomo (CDDH), le proposte elaborate dal Comitato europeo dei diritti sociali (CEDS) e una dichiarazione del Comitato governativo della Carta sociale europea e del Codice europeo di sicurezza sociale (CG). Più recentemente, la Segretaria generale ha nominato un Gruppo di esperti di alto livello sui diritti sociali (Gruppo di esperti) che a marzo ha sottoposto alla Segretaria generale il suo rapporto contenente diverse proposte, prese in considerazione anche nel presente documento.
Le proposte della Segretaria generale ruotano attorno a tre assi principali:
- Il sostegno politico necessario per migliorare il contributo del Consiglio d’Europa all’attuazione dei diritti sociali in Europa;
- I miglioramenti delle procedure stabilite in virtù della Carta sociale europea e i processi che potrebbero essere avviati per potenziare l’efficienza e l’impatto della Carta;
- Sviluppi sostanziali e procedurali lungimiranti che richiedono un esame più approfondito da parte degli Stati membri del Consiglio d’Europa e delle parti contraenti della Carta.