“Negli ultimi anni ho constatato che in diversi Stati europei vi è la tendenza a regredire nettamente in materia di libertà di associazione, in particolar modo per quel che riguarda le organizzazioni e i difensori dei diritti umani”, ha affermato Nils Muižnieks, Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, nel suo ultimo “Human Rights Comment” pubblicato quest’oggi.
“La pressione crescente e gli ostacoli sempre maggiori possono acquisire forme diverse: restrizioni legali e amministrative; accanimento e sanzioni giudiziarie, tra cui azioni penali per il mancato rispetto di norme sempre più restrittive; campagne denigratorie e ostracismo nei confronti di gruppi indipendenti; minacce, intimidazioni e addirittura violenze fisiche verso i membri di tali organizzazioni. Talvolta, il clima è talmente ostile che obbliga chi lavora in favore dei diritti umani a operare ai margini o perfino nella clandestinità”.