Il Segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland, ha commentato i recenti sviluppi in Turchia in una dichiarazione rilasciata lunedì:
“È altamente discutibile se il blitz contro il quotidiano Cumhuriyet possa essere giustificato come una misura proporzionata, anche sotto lo stato di emergenza.
Sono altresì preoccupato per la chiusura di 15 media curdi attraverso un decreto legge. Voglio ricordare che la Convenzione europea dei diritti dell’uomo continua ad applicarsi in Turchia anche durante lo stato di emergenza. Occorre operare una cauta distinzione tra atti violenti e terroristici e opinioni contrarie o forti critiche al Governo. La libertà d’espressione costituisce uno dei fondamenti essenziali di una società democratica.
Se si ricorre in modo eccessivo allo stato di emergenza, la Turchia rischia un massiccio afflusso di ricorsi alla Corte europea dei diritti dell’uomo”.