Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) ha pubblicato il rapporto sulla sua visita periodica effettuata a ottobre 2023 in Ucraina, la prima dall’inizio dell’aggressione militare su larga scala avviata dalla Russia a febbraio 2022. Nonostante gli sforzi delle autorità ucraine e il generale miglioramento della situazione in determinate aree, alcune questioni destano ancora preoccupazione, ad esempio l’elevato numero di detenuti in custodia preventiva e il conseguente sovraffollamento, le gerarchie informali tra i detenuti e le scarse condizioni materiali di alcune strutture (leggere la sintesi del rapporto).
Il Comitato riconosce i notevoli sforzi delle autorità ucraine volti ad assicurare condizioni adeguate alle persone private della libertà in questo momento estremamente difficile. Una delle conclusioni positive che rispecchiano le misure prese per migliorare il trattamento delle persone detenute in custodia dalla polizia è il fatto che la grande maggioranza delle persone in stato di fermo ha indicato di aver ricevuto un trattamento corretto da parte della polizia. Ciononostante, la delegazione del CPT ha ricevuto accuse di maltrattamenti fisici e di eccessivo utilizzo della forza al momento dell’arresto, come anche di pressioni psicologiche e minacce.
