In una dichiarazione preliminare rilasciata quest’oggi, gli osservatori internazionali hanno concluso che le elezioni presidenziali anticipate del 25 maggio in Ucraina sono state caratterizzate da un’elevata percentuale di partecipazione e dalla chiara determinazione da parte delle autorità di organizzare elezioni largamente in linea con gli impegni internazionali e nel rispetto delle libertà fondamentali, malgrado l’ambiente di sicurezza ostile in due regioni a est del paese. A livello generale, l’amministrazione ha organizzato il tutto imparzialmente e trasparentemente, anche se alcune decisioni prese possono essere andate oltre i propri poteri.
“Tali elezioni sono state la prova dello spirito democratico del popolo ucraino che ha avuto l’opportunità di esprimere sinceramente la propria volontà alle urne e in numero elevato”, ha affermato João Soares, co-ordinatore speciale che ha guidato la missione di osservazione di breve durata dell’OSCE. “Le autorità elettorali e di sicurezza dell’Ucraina dovrebbero essere congratulate per i loro sforzi, in circostanze straordinarie, per facilitare elezioni a sostegno di impegni democratici”.
Sforzi sono stati fatti da parte della autorità elettorali per svolgere le elezioni in tutto il paese, malgrado continui scontri e violenze a est, che hanno seriamente influenzato l’ambiente di voto, colpito negativamente lo stato dei diritti umani, ostacolato le importanti osservazioni e avuto un effetto negativo sulla preparazione. Gli osservatori hanno osservato inoltre che si sono registrati tentati sfratti e sequestri coatti delle Commissioni elettorali locali da parte di gruppi armati, sequestri di persona, minacce di morte, entrate forzate in abitazioni private e il sequestro di materiale elettorale per ostacolare le elezioni e per negare ai cittadini il proprio diritto di voto. (segue...)
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L'Ucraina e il Consiglio d'Europa