In un nuovo rapporto pubblicato oggi, il Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) valuta gli sviluppi dalla pubblicazione del suo primo rapporto di valutazione sull’Ucraina nel 2014 in relazione all’attuazione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani.
Le misure positive intraprese dall’Ucraina dal primo rapporto di valutazione includono in particolar modo lo sviluppo del quadro giuridico e istituzionale per combattere la tratta di esseri umani, l’istituzione di unità di polizia specializzate e la nomina di pubblici ministeri specializzati per indagare sui casi di tratta di esseri umani, cosa che ha triplicato il numero di indagini per i reati legati alla tratta tra il 2016 e il 2017. Gli sforzi di sensibilizzazione e formazione per i professionisti pertinenti, compresa l’identificazione delle vittime della tratta, hanno portato a un aumento del numero delle persone che ricevono lo status di vittima della tratta di esseri umani. Un altro sviluppo positivo è l’aumento del numero delle vittime della tratta che hanno ricevuto un aiuto finanziario unico.
Tuttavia, il GRETA osserva che alcuni problemi continuano a sollevare preoccupazioni. Il GRETA esorta le autorità ucraine a intensificare gli sforzi per prevenire la tratta a scopi di sfruttamento del lavoro, in particolare reclutando e formando un numero sufficiente di ispettori del lavoro, potenziando la supervisione delle agenzie di collocamento e rivedendo il quadro legislativo per trovare eventuali lacune che potrebbero limitare la protezione.