Crescente influenza delle politiche ultra-nazionaliste e xenofobe in Europa, incitamento all’odio in rete, antisemitismo e islamofobia dilaganti, ambiente sempre più ostile per le ONG che lavorano con gruppi vulnerabili: sono queste le tendenze allarmanti e le nuove sfide legate all'intelligenza artificiale delineate dall'ECRI - l'organismo di esperti indipendenti del Consiglio d'Europa preposto alla lotta contro il razzismo e l'intolleranza -, nel suo rapporto annuale per il 2019 pubblicato quest'oggi.
"L'Europa si trova di fronte a una terribile realtà: i reati generati dall’odio antisemita e anti-musulmano, nonché altre forme di odio razziale si moltiplicano a un ritmo allarmante. L'esempio più recente è dato dalla sparatoria ad Hanau, in Germania, dove 9 persone sono state uccise e molte altre ferite da un estremista. Tali atti efferati sono spesso suscitati da parole velenose e da teorie complottiste diffuse sui social media e su Internet", ha dichiarato la Segretaria generale del Consiglio d'Europa, Marija Pejčinović Burić.
Dobbiamo porre fine alla diffusione della retorica nociva da parte di estremisti razzisti che colpisce le fondamenta stesse delle nostre democrazie. I nostri Stati membri devono lavorare insieme contro la crescente minaccia proveniente dai movimenti di destra, anche attraverso la cooperazione con l'ECRI, sfruttando al meglio le sue raccomandazioni", ha aggiunto.
Si consulti anche:
Rapporto annuale dell’ECRI: aumento in Europa di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia, antisemitismo e intolleranza