Nel corso della sua ultima sessione plenaria per il 2024, la Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa ha adottato diversi pareri che coprono i temi seguenti:
- Albania: attuazione delle decisioni della Corte costituzionale da parte del Parlamento;
- Haiti: soluzioni legislative possibili per lo svolgimento dei futuri processi elettorali;
- Polonia: progetti di emendamenti costituzionali riguardanti il Tribunale costituzionale e due progetti di legge relativi al Tribunale;
- Serbia: Accademia giudiziaria ed emendamenti proposti alla legge sui giudici e alla legge sull’ufficio del pubblico ministero;
- Türkiye: composizione del Consiglio dei giudici e dei pubblici ministeri e procedura per l’elezione dei suoi membri.
Additionally, the Commission adopted two draft amicus curiae briefs for the European Court of Human Rights. These included:
- The case of Staderini and Others v. Italy, addressing the stability of electoral legislation and aspects of a mixed electoral system.
- The case of Shevchuk v. Ukraine, concerning the dismissal of the applicant from their roles as Judge and President of the Constitutional Court of Ukraine due to disciplinary proceedings.
La Commissione ha inoltre adottato due progetti di memorie amicus curiae per la Corte europea dei diritti dell’uomo. Questi includono:
La sessione plenaria si è tenuta a porte chiuse. Tuttavia, i pareri e i testi adottati saranno pubblicati questa settimana sul sito web della Commissione di Venezia.
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La Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto, meglio nota come Commissione di Venezia, dal nome della città in cui si riunisce, è l’organo consultivo del Consiglio d’Europa in materia costituzionale. Il ruolo della Commissione di Venezia è fornire pareri giuridici ai suoi Stati membri e, in particolare, aiutare gli Stati che desiderano allineare le loro strutture giuridiche e istituzionali alle norme europee e all’esperienza internazionale in ambito di democrazia, diritti umani e Stato di diritto. Contribuisce inoltre ad assicurare la diffusione e il consolidamento di un patrimonio costituzionale comune, svolgendo un ruolo unico nella gestione dei conflitti, e fornisce “assistenza costituzionale di emergenza” agli Stati in transizione.
La Commissione conta 61 Stati membri: i 46 Stati membri del Consiglio d’Europa e 15 altri membri non europei (Algeria, Brasile, Canada, Cile, Repubblica di Corea, Costa Rica, Israele, Kazakhstan, Kosovo, Kyrgyzstan, Marocco, Messico, Perù, Stati Uniti d’America e Tunisia). L’Argentina, il Giappone, la Santa Sede e l’Uruguay sono osservatori. Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha autorizzato la cooperazione con il Sud Africa e la Palestina*. La Commissione coopera inoltre a stretto contatto con l’Unione europea, l’OSCE/ODIHR e l’Organizzazione degli Stati americani (OSA).
* Ogni riferimento al Kosovo, sia al territorio che alle istituzioni o alla popolazione, nel presente testo deve essere inteso nel pieno rispetto della Risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e senza pregiudicare lo status del Kosovo.
Palestina* - Questa denominazione non deve essere interpretata come riconoscimento di uno Stato di Palestina e non pregiudica la posizione di ciascuno Stato membro del Consiglio d’Europa su tale questione.