Gli esperti di diritto costituzionale del Consiglio d’Europa, riuniti a Venezia venerdì 15 e sabato 16 ottobre, hanno adottato, tra gli altri testi, un parere sulle proposte di emendamenti costituzionali in Serbia e un parere sulla protezione giuridica dei cittadini nei Paesi Bassi.
Sono stati inoltre adottati altri pareri riguardanti:
- Albania: una memoria amicus curiae sulla competenza della Corte costituzionale
- Armenia: parere sulla legislazione relativa al personale dell’Ufficio del Difensore civico
- Ungheria: pareri sulle modifiche della legislazione elettorale, sulle modifiche a una legge sui tribunali amministrativi e sullo status giuridico e la retribuzione dei giudici, e un parere sulle modifiche alla legge sulla parità di trattamento e la promozione delle pari opportunità
- Macedonia del Nord: parere sul disegno di legge sullo stato di emergenza
- Repubblica slovacca: parere sulla professione giuridica nella Repubblica slovacca e sul ruolo della Corte suprema amministrativa nei procedimenti disciplinari
- Regno Unito: parere sull’eventuale esclusione del Commissario parlamentare per l’amministrazione (il Difensore civico parlamentare) e del Commissario del Servizio sanitario dal cosiddetto approccio “spazio sicuro” previsto dalla Legge sulla salute e la previdenza sociale del Regno Unito
- Ucraina: parere sui principi della politica statale del periodo di transizione.
Per maggiori informazioni, si prega di consultare l'ordine del giorno della sessione della Commissione di Venezia.
I comunicati stampa e i pareri adottati saranno pubblicati a partire da lunedì 18 ottobre.
La preparazione dei pareri su Albania, Macedonia del Nord e Serbia fa parte del Meccanismo di coordinamento degli esperti, che rientra nel programma congiunto UE-Consiglio d'Europa “Horizontal Facility II”, cofinanziato dall'UE e dal Consiglio d'Europa e attuato da quest'ultimo. Il parere sull'Ucraina è stato preparato nell'ambito del "Quick response Mechanism" (Meccanismo di Risposta Rapida), nel quadro del Programma congiunto EU/Consiglio d'Europa Partenariato per una buona governance, cofinanziato dall'Unione Europea e dal Consiglio d'Europa e attuato dal Consiglio d'Europa.