L’organismo di esperti in diritto costituzionale del Consiglio d’Europa, la Commissione di Venezia, mette in guardia contro il rischio di un “regime nelle mani di una sola persona” in Turchia in un parere definitivo, inteso come adottato, formulato sulle modifiche proposte alla Costituzione che saranno sottoposte a referendum il mese prossimo.
La Commissione di Venezia avverte che tali modifiche, con l’eliminazione dei necessari pesi e contrappesi, non porterebbero a seguire il modello di un sistema presidenziale democratico, basato sulla separazione dei poteri, ma comporterebbero il rischio di farlo degenerare in un presidenzialismo autoritario. Tra le preoccupazioni esposte nelle conclusioni del parere figurano le seguenti:
- il fatto di consentire al nuovo Presidente di esercitare da solo il potere esecutivo, con l’autorità incontrollata di nominare e revocare i ministri e di designare e revocare tutti gli alti funzionari, in base a criteri determinati da lui solo;
- il fatto di permettere al Presidente di essere membro e perfino leader del suo partito politico, il che gli conferirebbe un’indebita influenza sul potere legislativo;
- il potere conferito al Presidente di sciogliere il parlamento per qualsiasi motivo, che è fondamentalmente estraneo ai sistemi presidenziali democratici;
- un ulteriore indebolimento del sistema già inadeguato della supervisione giurisdizionale sull’esecutivo;
- un ulteriore indebolimento dell’indipendenza della magistratura.
Il parere, richiesto dalla Commissione di monitoraggio dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, solleva gravi preoccupazioni di ordine procedurale.