Il primo rapporto di valutazione riguardante Cipro, preparato dal Gruppo di esperti del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (GREVIO) sottolinea le misure positive adottate dalle autorità cipriote dopo la ratifica, nel 2017, della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul).
Il GREVIO, che garantisce il monitoraggio dell’applicazione del trattato, accoglie con favore, ad esempio, l’adozione della Legge 115(1)/2021, destinata a criminalizzare numerose forme di violenza sulle donne. Inoltre, apprezza le modifiche apportate alla definizione di stupro, per conformarsi maggiormente al trattato (“No significa no”), come pure l’entrata in vigore di una legge del 2021 contro le molestie e lo stalking e di una legge del 2020 per contrastare il sessismo. Sulla base di una visita di lavoro effettuata dal GREVIO all’inizio dell’anno a Cipro, il rapporto si compiace inoltre della recente apertura della Casa delle donne a Nicosia, un centro di crisi che offre alle vittime di violenza domestica una serie completa di servizi di sostegno, 24 ore al giorno, e ogni giorno della settimana.
Tuttavia, nel rapporto pubblicato in data odierna insieme alle osservazioni del governo cipriota, il GREVIO fa notare la mancanza di un supporto completo per le vittime di stupro. Constata in particolare l’assenza di servizi specifici di consulenza e di sostegno globale per le vittime di mutilazioni genitali femminili, matrimonio forzato o stupro, il che rappresenta una grave lacuna che dovrebbe essere colmata.
Le vittime di stupro residenti al di fuori della capitale sono particolarmente vulnerabili e non ricevono sostegno. Al di là delle necessità immediate di queste vittime, tali servizi di supporto dovrebbero essere in grado di affrontare le conseguenze delle violenze sessuali, visto che il rapporto fa riferimento ad un numero indefinito di donne che ha subito violenza sessuale legata al conflitto del 1974. Il rapporto, quindi, sottolinea la necessità di mettere a disposizione specifici servizi di consulenza per affrontare traumi e sofferenze a lungo termine.
Comunicato stampa